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2024-04-17 11:25:48 UTC
GAIA, l'osservatorio che sta mappando posizione, velocità e spettri
delle stelle della nostra galassia, colpisce ancora. In attesa della
nuova distribuzione di dati (la quarta) prevista per il 2025, da quelli
preliminari è stato possibile identificare quello che potrebbe essere il
più massiccio buco nero di origine stellare (escluso quindi Sagittarius
A) scoperto finora nella Via Lattea: ben 33 masse solari. È anche
relativamente vicino, a soli (si fa per dire) 1926 anni luce da noi.
È dormiente, cioè non sta "mangiando"; e senza disco di accrescimento
non c'è nessun tipo di emissione anomala che permetta di localizzarlo
direttamente. La scoperta si deve a Pasquale Panuzzo, ricercatore
italiano in Francia, che nei dati di GAIA ha scovato una debole stella
che gira intorno al nulla in 11.6 anni, con un'orbita piuttosto
eccentrica tra le 4.5AU e le 29AU (tra l'orbita di Giove e quella di
Nettuno). Si tratta di una stella più piccola del Sole, circa il 76%
della sua massa, un po' più fredda ma 10 volte più luminosa; ed è molto
antica, senza elementi pesanti.
Il buco nero è davvero grosso, e per i modelli attuali può essere nato
solo da una stella a bassa metallicità, la cui esplosione in supernova
dovrebbe però generare molti elementi pesanti, le cui tracce si
sarebbero dovute vedere nello spettro della compagna, se si fossero
originate insieme. È pertanto probabile che la "stellina" sia stata
catturata successivamente, ipotesi suffragata anche dall'orbita
piuttosto eccentrica.
https://www.media.inaf.it/2024/04/16/buco-nero-bh3-33-masse-solari/
https://www.xm.com/research/markets/allNews/reuters/astronomers-detect-milky-ways-secondlargest-known-black-hole-53814296
https://phys.org/news/2024-04-massive-stellar-black-hole-galaxy.html
delle stelle della nostra galassia, colpisce ancora. In attesa della
nuova distribuzione di dati (la quarta) prevista per il 2025, da quelli
preliminari è stato possibile identificare quello che potrebbe essere il
più massiccio buco nero di origine stellare (escluso quindi Sagittarius
A) scoperto finora nella Via Lattea: ben 33 masse solari. È anche
relativamente vicino, a soli (si fa per dire) 1926 anni luce da noi.
È dormiente, cioè non sta "mangiando"; e senza disco di accrescimento
non c'è nessun tipo di emissione anomala che permetta di localizzarlo
direttamente. La scoperta si deve a Pasquale Panuzzo, ricercatore
italiano in Francia, che nei dati di GAIA ha scovato una debole stella
che gira intorno al nulla in 11.6 anni, con un'orbita piuttosto
eccentrica tra le 4.5AU e le 29AU (tra l'orbita di Giove e quella di
Nettuno). Si tratta di una stella più piccola del Sole, circa il 76%
della sua massa, un po' più fredda ma 10 volte più luminosa; ed è molto
antica, senza elementi pesanti.
Il buco nero è davvero grosso, e per i modelli attuali può essere nato
solo da una stella a bassa metallicità, la cui esplosione in supernova
dovrebbe però generare molti elementi pesanti, le cui tracce si
sarebbero dovute vedere nello spettro della compagna, se si fossero
originate insieme. È pertanto probabile che la "stellina" sia stata
catturata successivamente, ipotesi suffragata anche dall'orbita
piuttosto eccentrica.
https://www.media.inaf.it/2024/04/16/buco-nero-bh3-33-masse-solari/
https://www.xm.com/research/markets/allNews/reuters/astronomers-detect-milky-ways-secondlargest-known-black-hole-53814296
https://phys.org/news/2024-04-massive-stellar-black-hole-galaxy.html
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I may make you feel, but I can't make you think.
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