Discussione:
E se la materia oscura non servisse (o se ne servisse molta di meno)?
(troppo vecchio per rispondere)
Karma Explorer
2023-10-16 19:25:49 UTC
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Un team di ricerca diretto dall'italiano Francesco Sylos Labini ha
analizzato i risultati delle tre tranche di dati finora raccolte della
missione GAIA, che sta misurando coordinate galattiche e velocità
radiale di quasi due miliardi stelle nella Via Lattea.

Da questa impressionante mole di dati destinati comunque a rivoluzionare
la conoscenza di questa parte di universo, pare che le stelle esterne
della nostra galattica abbiano orbite molto più "kepleriane" di quanto
si pensasse:

<https://www.scientificamerican.com/article/the-milky-way-may-be-missing-a-trillion-suns-worth-of-mass/>

Le stelle la cui velocità è nota con una precisione sufficiente per
questo tipo di analisi sarebbero 30 milioni, ma il metodo statistico di
deconvoluzione ideato dal team consente di utilizzare i dati di quelle
distanti fino a 30 kiloparsec.

I risultati dello studio, che indicano un chiaro declino della della
curva di rotazione fino a questa distanza, mettendo in discussione le
precedenti misure di una curva praticamente piatta, sono stati
confermati indipendentemente da altri team.

Ora bisogna capire se l'errore è nelle metodologie del team, nel modo in
cui finora è stata stimata la massa della nostra galassia o se sono
sbagliate le stesse premesse di queste stime: potrebbe cioé servire
molta meno "materia oscura" di quello che si pensava.

Resta il problema delle altre galassie, le cui parti esterne
continuerebbero a ruotare a una velocità tale da richiedere materia oscura.

Pare che il team stia ragionando proprio questo; a una domanda diretta
di un utente sui social il prof. Labini ha risposto testualmente: " la
curva di rotazione delle galassie esterne alla prossima puntata ;-) ".
danilob
2023-10-23 23:28:51 UTC
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Post by Karma Explorer
Un team di ricerca diretto dall'italiano Francesco Sylos Labini ha
analizzato i risultati delle tre tranche di dati finora raccolte della
missione GAIA, che sta misurando coordinate galattiche e velocità
radiale di quasi due miliardi stelle nella Via Lattea.
Da questa impressionante mole di dati destinati comunque a rivoluzionare
la conoscenza di questa parte di universo, pare che le stelle esterne
della nostra galattica abbiano orbite molto più "kepleriane" di quanto
<https://www.scientificamerican.com/article/the-milky-way-may-be-missing-a-trillion-suns-worth-of-mass/>
Le stelle la cui velocità è nota con una precisione sufficiente per
questo tipo di analisi sarebbero 30 milioni, ma il metodo statistico di
deconvoluzione ideato dal team consente di utilizzare i dati di quelle
distanti fino a 30 kiloparsec.
I risultati dello studio, che indicano un chiaro declino della della
curva di rotazione fino a questa distanza, mettendo in discussione le
precedenti misure di una curva praticamente piatta, sono stati
confermati indipendentemente da altri team.
Ora bisogna capire se l'errore è nelle metodologie del team, nel modo in
cui finora è stata stimata la massa della nostra galassia o se sono
sbagliate le stesse premesse di queste stime: potrebbe cioé servire
molta meno "materia oscura" di quello che si pensava.
Resta il problema delle altre galassie, le cui parti esterne
continuerebbero a ruotare a una velocità tale da richiedere materia oscura.
Pare che il team stia ragionando proprio questo; a una domanda diretta
di un utente sui social il prof. Labini ha risposto testualmente: " la
curva di rotazione delle galassie esterne alla prossima puntata ;-) ".
Aggiungo che da un video sul canale di Amedeo Balbi si evince che
i motivi per cui si pensa all'esistenza della materia oscura non
risiedono solo nella velocità delle stelle periferiche di una
galassia, ma anche nella velocità troppo elevata delle galassie
che compongono un ammasso, nell'entità dell'effetto di lente
gravitazionale che questi ammassi esercitano sulle galassie
dietro di loro, e nella stessa formazione degli ammassi di
galassie a partire da una fluttuazione di densità iniziale.

Come considerazione personale, dallo stesso video mi par di capire
che questa materia oscura non interagisce direttamente con la
materia ordinaria però deve interagire indirettamente con essa
curvando lo spaziotempo, altrimenti non saremmo qui a parlare di
effetti sulla velocità di stelle e galassie, che sono fatte di
materia ordinaria.


Karma Explorer
2023-10-24 13:33:30 UTC
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Post by danilob
Post by Karma Explorer
Resta il problema delle altre galassie, le cui parti esterne
continuerebbero a ruotare a una velocità tale da richiedere materia oscura.
Pare che il team stia ragionando proprio questo; a una domanda diretta
di un utente sui social il prof. Labini ha risposto testualmente: " la
curva di rotazione delle galassie esterne alla prossima puntata ;-) ".
Aggiungo che da un video sul canale di Amedeo Balbi si evince che
i motivi per cui si pensa all'esistenza della materia oscura non
risiedono solo nella velocità delle stelle periferiche di una
galassia, ma anche nella velocità troppo elevata delle galassie
che compongono un ammasso, nell'entità dell'effetto di lente
gravitazionale che questi ammassi esercitano sulle galassie
dietro di loro, e nella stessa formazione degli ammassi di
galassie a partire da una fluttuazione di densità iniziale.
Come considerazione personale, dallo stesso video mi par di capire
che questa materia oscura non interagisce direttamente con la
materia ordinaria però deve interagire indirettamente con essa
curvando lo spaziotempo, altrimenti non saremmo qui a parlare di
effetti sulla velocità di stelle e galassie, che sono fatte di
materia ordinaria.
http://youtu.be/ub71TpVHj14
Mio Post Scriptum: in realtà l'idea del team è che la materia oscura
circondi la nostra galassia (e quindi anche le altre, senza eccezioni)
come una specie di alone.
danilob
2023-10-24 15:17:37 UTC
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Post by danilob
Post by Karma Explorer
Resta il problema delle altre galassie, le cui parti esterne
continuerebbero a ruotare a una velocità tale da richiedere materia oscura.
Pare che il team stia ragionando proprio questo; a una domanda diretta
di un utente sui social il prof. Labini ha risposto testualmente: " la
curva di rotazione delle galassie esterne alla prossima puntata ;-) ".
Aggiungo che da un video sul canale di Amedeo Balbi si evince che
i motivi per cui si pensa all'esistenza della materia oscura non
risiedono solo nella velocità delle stelle periferiche di una
galassia, ma anche nella velocità troppo elevata delle galassie
che compongono un ammasso, nell'entità dell'effetto di lente
gravitazionale che questi ammassi esercitano sulle galassie
dietro di loro, e nella stessa formazione degli ammassi di
galassie a partire da una fluttuazione di densità iniziale.
Come considerazione personale, dallo stesso video mi par di capire
che questa materia oscura non interagisce direttamente con la
materia ordinaria però deve interagire indirettamente con essa
curvando lo spaziotempo, altrimenti non saremmo qui a parlare di
effetti sulla velocità di stelle e galassie, che sono fatte di
materia ordinaria.
http://youtu.be/ub71TpVHj14
Mio Post Scriptum: in realtà l'idea del team è che la materia oscura
circondi la nostra galassia (e quindi anche le altre, senza eccezioni)
come una specie di alone.
E questo, in effetti, potrebbe spiegare anche tutte le altre
manifestazioni della materia oscura, dagli ammassi di galassie
alla lente gravitazionale. Continuo con le elucubrazioni
personali: se la materia oscura esistesse solo come alone
galattico, come peraltro si vede anche nel video di Balbi, il
rapporto di circa 1:5 che si ipotizza tra materia ordinaria e
oscura in tutto l'universo, significherebbe che mediamente ogni
galassia sarebbe costituita per 1/6 da materia ordinaria.

Tutt'altro discorso invece per l'energia oscura, che sembrerebbe
distribuita in modo omogeneo nell'universo, coerentemente con la
sua natura di "energia del vuoto".

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